Playstation VR 2

Domani sarà il lancio di PlayStation VR2 e noi abbiamo avuto l'opportunità di testare in anteprima un'unità. In questo articolo, ci concentreremo sulle principali migliorie dell'esperienza di gioco in VR rispetto alla precedente generazione su PlayStation 5. Il PS VR2 rappresenta un netto passo avanti rispetto al primo PlayStation VR, invecchiato rapidamente a causa delle limitazioni.

Tre principali aree sono state migliorate nella nuova generazione: la fase di setup e configurazione, i nuovi controller PlayStation VR2 Sense e il casco stesso. Partiamo con il setup e la configurazione, che impattano sulla piacevolezza d'uso del visore. Con il nuovo PS VR2, la semplificazione del processo di installazione del casco avviene semplicemente collegando un singolo cavo Type-C lungo circa 4,5 metri alla porta frontale della console, rendendo la configurazione più rapida e semplice rispetto al primo PS VR.

Inoltre, la confezione di vendita è stata pensata con una struttura rigida all'interno, altamente riciclabile, che permette di alloggiare casco e controller quando non in uso. Inoltre, un nuovo sistema di scannerizzazione degli elementi presenti nella stanza, consente di creare una sorta di mappa 3D dell'ambiente di gioco in maniera molto intuitiva, delimitando le aree della stanza in cui sono presenti oggetti che possono interferire con l'uso del visore.

I nuovi controller PlayStation VR2 Sense rappresentano un grande salto in avanti rispetto ai vecchi Move e sono stati concepiti espressamente per la realtà virtuale. Grazie ad un sistema ad infrarossi, i PS VR2 Sense vengono rilevati direttamente dalle videocamere poste sul casco, il che rende più preciso il tracciamento dei controller nello spazio.

Infine, le impostazioni principali di PlayStation VR2 possono essere modificate al volo tramite la nuova card nella dashboard di PS5, in modo da poter reimpostare rapidamente la vista, l'area di gioco e altro ancora. In definitiva, il PS VR2 rappresenta un prodotto completo e tecnologicamente avanzato rispetto alla precedente generazione e migliora notevolmente l'esperienza di gioco in VR su PlayStation 5.

IL NUOVO VISORE 

C'è poi il vero e proprio protagonista del nuovo pacchetto, ovvero il casco di PlayStation VR2. Qui le novità sono davvero tante, a cominciare dalla rimozione di tutti gli elementi luminosi che nel primo PS VR erano necessari affinché la PlayStation Camera rilevasse la sua posizione nello spazio. Il tracciamento inside-out di PS VR2 è invece molto più preciso e consente di liberare la TV dalla PS Camera.

Le migliorie apportate al casco sono tantissime e riguardano sia aspetti macroscopici - come appunto la modifica radicale del sistema di tracciamento -, sia alcuni dettagli secondari ma molto curati. La rimozione di quasi tutti i cavi, ad eccezione di quello singolo Type-C, permette al visore di essere molto più pratico da indossare e consente anche di avere meno ingombri durante le partite. Lo stato attuale della tecnologia non ci ha portati a desiderare un casco completamente senza fili in quanto, sebbene ideale, avrebbe dovuto fare i conti con la necessità di aggiungere ulteriore peso e di limitarne fortemente l'autonomia.

Forse vi direte "sì, ma c'è pur sempre il limite dell'autonomia dei controller", ma in questo caso è bene ricordare che PS VR2 può anche essere usato per fruire di tutti i contenuti 2D di PlayStation 5, avendo la sensazione di trovarsi davanti ad un monitor in formato cinema (la dimensione del pannello virtuale è regolabile a piacimento), quindi è comunque possibile continuare ad usarlo anche in questo scenario, interagendo con la console tramite il DualSense, come già anticipato in porecedenza.


Da sx a dx: microfono, tasto di accensione, tasto passthrough
Con la seconda generazione del visore le cose cambiano radicalmente, in quanto il pannello OLED a 120 Hz equipaggiato nell'unità consente di accedere a immagini in altissima definizione - grazie ai 2.000 x 2.040 pixel per occhio  e in HDR. L'elevata definizione del pannello, unita alla possibilità di regolare manualmente la distanza delle lenti per adeguarsi alla vostra distanza interpupillare tramite la rotella posta nella parte sinistra del casco, consentono di vedere comodamente qualsiasi contenuto sul visore, senza doversi più scontrare con il fastidioso effetto screen door (quello che solitamente permette di vedere la griglia dei pixel, come se fosse una sorta di zanzariera).

Tra le altre novità del casco troviamo il supporto alla vibrazione aptica, la quale va di pari passo con quella presente sui PlayStation VR2 Sense. L'aggiunta di un terzo elemento vibrante consente di aumentare ulteriormente il senso di immersività durante la fruizione dei giochi VR, dato che la vibrazione del casco ci accompagna in tutti quei momenti in cui, ad esempio, la visuale trema per via di un qualcosa che accade sullo schermo.

Il casco si indossa molto comodamente e anche i circa 560 grammi di peso non sono eccessivi; parliamo di circa una sessantina di grammi in più rispetto al Quest 2 che potrebbero sembrare eccessivi - specialmente se si considera che il Quest integra anche le batterie -, tuttavia a fare la differenza è il diverso bilanciamento dei due visori. Quello Sony, infatti, presenta una fascia di serie che pesa più dello strap elastico del Quest 2, portando quindi ad una migliore distribuzione del peso sulla testa. Segnaliamo che anche in questo caso il visore è dotato di un jack da 3,5 mm posto nella parte posteriore della fascia regolabile, in modo da poter inserire un paio di cuffie.

Nella confezione di vendita è presente un paio di cuffiette in ear che possono essere installate nella fascetta del casco, ma è possibile utilizzare qualsiasi tipo di cuffia già in proprio possesso. Segnaliamo che le cuffie ufficiali Pulse 3D si adattano perfettamente alla forma della fascetta e quindi è possibile utilizzarle - anche in modalità wireless - senza alcun fastidio.
 

ESPERIENZA D'USO: NOVITÀ E LIMITI 

Nel corso della nostre prove con PlayStation VR2 abbiamo provato il nuovo Horizon: Call of the Mountain.

Il titolo realizzato da Guerrilla e Firesprite rappresenta la vera e propria esclusiva di punta del visore Sony, dal momento che ci catapulta per la prima volta nel mondo di Horizon con una storia spin-off che ci vede vestire i panni di Ryas, un Carja delle Ombre chiamato a fare ammenda per i suoi crimini, attraverso una missione pericolosa che ci porterà a scoprire cosa sta causando il comportamento anomalo delle macchine.

Il comparto tecnico di Call of the Mountain è superlativo per una produzione VR
Non entreremo qui nei dettagli di Horizon: Call of the Mountain  (in quanto questa non è la sede di recensione), ma è comunque necessario citare qualche prima impressione, in quanto si tratta del vero motivo per cui può valere o meno la pena acquistare un visore: i giochi VR.

Horizon: Call of the Mountain è forse il titolo che riesce a rappresentare meglio il salto generazionale compiuto da PlayStation 5: un'esperienza di gioco di questo tipo era semplicemente impossibile su PS4 e sul primo PS VR. Ciò che colpisce è l'elevata qualità grafica che è possibile percepire una volta indossato il visore; se le esperienze VR di scorsa generazione puntavano tutto sull'effetto wow della realtà virtuale, offrendo però un comparto tecnico estremamente arretrato, Call of the Mountain è la dimostrazione che anche la VR su console è finalmente pronta per offrire prodotti di qualità che non ci fanno sentire in maniera esagerata lo stacco rispetto al comparto tecnico dei titoli più tradizionali.

Il tutto non è solo merito dell'ottima qualità visiva del titolo, ma anche della maggiore risoluzione del pannello OLED di PS VR2, che ci offre un'esperienza estremamente definita e con la totale assenza dell'effetto screen door. La pulizia dell'immagine ha finalmente raggiunto livelli eccellenti e la possibilità di aggiustare la distanza delle lenti ci permette di avere sempre un'immagine nitida e con la giusta messa a fuoco. Horizon Call of the Mountain mette a frutto ogni elemento del nuovo PS VR2 e si presenta come un vero e proprio compagno indispensabile per testare sin da subito tutte le caratteristiche del visore, come ad esempio l'utilizzo dei controller per scalare, combattere con l'arco e persino disegnare sulle pareti e suonare strumenti. Il gioco presenta infatti diversi elementi pensati proprio per permettere al giocatore di prendere famigliarità con le potenzialità che PS VR2 può esprimere.

Particolarmente efficace anche il sistema di tracciamento dello sguardo, che viene utilizzato da Horizon per permetterci di selezionare rapidamente le varie voci del menù di gioco. Una volta completata la configurazione di questa funzione, basterà letteralmente guardare l'impostazione su cui vogliamo agire per vederla selezionata; a quel punto sarà sufficiente premere il tasto croce per confermarla.

Questo permette di avere un'esperienza di gioco ancora più immersiva, che in diversi casi ci risparmia il fatto di dover utilizzare i controller come dei puntatori per muoverci in elementi 2D come quelli dei menù. Può sembrare una piccola cosa, ma si tratta di un vero e proprio passo avanti nell'usabilità che fa capire come Sony abbia posto particolare attenzione anche ai minimi dettagli nel suo nuovo visore.

Nel complesso l'esperienza d'uso di PlayStation VR2 è estremamente positiva sotto praticamente ogni aspetto, a cominciare dalla comodità del visore e dalla sua capacità di bloccare in maniera efficace l'ingresso della luce esterna, grazie a una maschera in gomma che aderisce bene al viso senza però stringere troppo. Purtroppo non abbiamo avuto modo di testare le potenzialità della ventolina presente nel casco (o se si è attivata non lo abbiamo notato), ma sicuramente questa sarà di grande aiuto nei periodi più caldi, quando è molto facile che si crei condensa all'interno del casco.

Convincono poi anche tutti quegli aspetti accessori, come la nuova funzionalità passthrough - attivabile tramite il tasto dedicato presente nel casco - che risulta estremamente fluida e precisa, una delle migliori mai provate, pur non essendo a colori.

Il principale limite di PlayStation VR2, al momento, riguarda il mancato supporto alla libreria del primo PS VR, fatto che rende completamente inutilizzabili i giochi di vecchia generazione se non si dispone ancora del vecchio visore. Si tratta di una scelta che sicuramente avrà delle motivazioni tecniche alla base, ma che si traduce immediatamente nell'impossibilità di poter sfruttare la propria libreria pregressa e crea un precedente un po' scomodo per la VR su console. Assisteremo a questo reset ad ogni cambio generazionale? Speriamo vivamente di no, anche perché una certa continuità è necessaria per mandare avanti un discorso coerente.

Caratteristiche tecniche del PlayStation VR2:

Display:

  • Tecnologia pannello: OLED
  • Risoluzione del pannello: 2000 x 2040 pixel per occhio
  • Frequenza di aggiornamento del pannello: 90 Hz, 120 Hz

Lenti:

  • Separazione tra le lenti regolabile
  • Campo visivo circa 110 gradi

Sensori:

  • Sistema di rilevazione di movimento a sei assi (giroscopio a tre assi, accelerometro a tre assi)
  • Sensore di utilizzo: sensore di prossimità IR
  • 4 telecamere incorporate per il rilevamento del visore e del controller
  • Telecamera IR per occhio per il rilevamento dello sguardo

Feedback Aptico:

  • Vibrazione del visore

Comunicazione con PS5:

  • USB Tipo-C

Audio:

  • Input: microfono integrato
  • Output: ingresso cuffie stereo

Peso:

  • Circa 560 grammi (senza cuffiette)

Caratteristiche tecniche del PlayStation VR2 Sense:

Tasti:

  • Destra: Tasto PS, tasto opzioni, tasti azione, (Cerchio/Croce), tasto R1, tasto R2, levetta destra/tasto R3
  • Sinistra: Tasto PS, tasto crea, tasti azione (Triangolo/Quadrato), tasto L1, tasto L2, levetta sinistra/tasto L3

Rilevamento/Tracciamento:

  • Sensore di movimento: sistema di rilevazione di movimento a sei assi (giroscopio a tre assi + accelerometro a tre assi)
  • Sensore capacitivo: rilevamento tattile delle dita
  • LED IR: rilevamento della posizione

Feedback:

  • Effetto grilletto (sui tasti L2/R2), feedback aptico (per attuatore singolo per unità)

Porta:

  • USB Tipo-C

Comunicazione:

  • Bluetooth Ver5.1

Batteria:

  • Batteria ricaricabile agli ioni di litio integrata
  • Autonomia: molto variabile, circa 3 ore in Horizon: Call of the Mountain

In generale, la scelta di acquistare il PlayStation VR2 dipende dal proprio rapporto con la realtà virtuale. Se siete interessati al fenomeno e non soffrite particolarmente di motion sickness, il PlayStation VR2 è sicuramente uno dei visori più accattivanti in commercio, grazie anche alla dotazione tecnologica.

Il nuovo display OLED rappresenta un punto di forza importante, così come i nuovi controller VR2 Sense, che completano l'ecosistema PlayStation VR con un sistema di interazione pensato per il mondo della realtà virtuale, supportando a pieno le novità introdotte da PS5 come la vibrazione aptica e i grilletti adattivi.

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